venerdì 22 febbraio 2008

Iron Maiden

powerslave.jpgGli Iron Maiden furono fondati nel 1975 a Londra, dal bassista Steve Harris, proveniente da band come Gypsy Kiss e Smiler. Harris ebbe l'ispirazione per il nome del gruppo guardando il film L'uomo dalla maschera di ferro, in cui compariva lo strumento di tortura detto vergine di Norimberga o "vergine di ferro" (in inglese iron maiden).La prima formazione del gruppo era costituita da Harris al basso, Dave Sullivan e Terry Rance alle chitarre, Paul Day alla voce e Ron "Rebel" Matthews alla batteria. Il loro debutto avviene a maggio al Cart and Horses un pub di Stratford e in quella occasione viene suonato per la prima volta dal vivo il brano Iron Maiden. Verso la fine dell'anno Sullivan fu sostituito da Dave Murray proveniente dagli Evil Ways, un gruppo della scuola di Hackney in cui suonava anche Adrian Smith. Il nuovo chitarrista ed il fondatore della band sarebbero stati gli unici membri fissi nell'arco della carriera del gruppo.

Pur essendo influenzati dal punk, gli Iron Maiden si proposero fin da subito come alternativi a gruppi come Sex Pistols e Clash, che allora dominavano le classifiche musicali. Nel clima musicale dell'epoca, dominato dal punk britannico, ebbero inizialmente difficoltà a trovare spazio; la loro grande occasione per farsi conoscere venne dal Ruskin Arms, uno dei pochi locali londinesi che proponeva musica dal vivo hard & heavy.

Oltre alla musica, la band curava molto anche la propria scenografia, in quanto i loro concerti erano spesso accompagnati da effetti pirotecnici (in genere fatti in casa). Proprio durante le esibizioni al Ruskin Arms fece una delle prime comparse "Edward the Head", una creatura dalle sembianze mostruose che, in seguito conosciuta come "Eddie", sarebbe diventata la loro mascotte ufficiale.

Dopo numerosi cambi di formazione, il gruppo trova una certa stabilità con l'ingresso del cantante Paul Di'Anno e di Doug Sampson alla batteria nel dicembre del 1978. Questa formazione da vita al primo demo degli Iron Maiden, intitolato The Soundhouse Tapes e trasmesso per radio da Neal Kay, il miglior DJ heavy metal del paese. Il brano Prowler rimane in programmazione per oltre dodici mesi e compare nelle chart del giornale Sounds (dalle cui pagine il giornalista Geoff Barton conierà il termine New Wave of British Heavy Metal). La prima tiratura di 5000 copie va a ruba in una sola settimana ma non verranno fatte ristampe nonostante le oltre 20000 richieste giunte nella redazione della radio. Nel mese di luglio del 1979 una di queste copie finisce nelle mani del manager Rod Smallwood (famoso talent scout dei Judas Priest) che, ben impressionato, li fa suonare prima come spalla dei Motorhead il 3 settembre e poi come headliners al Marquèe di Londra il 19 ottobre. A questo concerto è presente anche Brian Shepard, il direttore della EMI.

In breve tempo il gruppo ingaggia un secondo chitarrista, Tony Parson e incide due nuovi brani, Sanctuary e Wrathchild per la compilation Metal for Muthas, pubblicata il 15 febbraio 1980 dall'etichetta Sanctuary Records. Dopo questa pubblicazione, Sampson abbandona per motivi di salute la band e viene prontamente sostituito prima da Gary Edwards (che compare solo nel brano Burning Ambition, b-side di Running Free) e poi da Clive Burr. Successivamente Harris recluta anche Dennis Stratton come secondo chitarrista dopo il rifiuto di Adrian Smith (poichè la sua band, Urchin, in quel momento riscuote un buon successo).

Il 23 febbraio il singolo Running Free entra nella top 50 britannica al 44° posto e porta la band a suonare alla trasmissione Top of the Pops della BBC. Con la nuova formazione viene pubblicato il 14 aprile l'album d'esordio del gruppo, l'omonimo Iron Maiden, rilasciato nel 1980. L'album ebbe un ragguardevole successo e giunse alla posizione #4 delle classifiche britanniche, grazie a brani come Prowler, Running Free, Phantom of the Opera ed Iron Maiden, tuttora considerati pietre miliari della discografia del gruppo e dell'heavy metal in genere. Gli Iron Maiden partono per il loro primo tour ufficiale, che entusiasmò molto le folle, stupefatte dalle loro prestazioni sia musicali che sceniche. Si esibiscono come gruppo spalla dei Judas Priest nel loro British Steel Tour e in seguito, nel resto dell'Europa, fanno da supporto alla tournée di Unmasked dei KISS. Per la prima volta suonano anche in Italia con tappe a Roma il 30 agosto, a Milano il 31 e Torino l' 1 settembre. Il successo è tale che la band attira più interesse degli stessi KISS tanto che Gene Simmons decide di convocare delle conferenze stampa proprio durante le esibizioni degli Iron Maiden in modo da non far assistere i giornalisti alle performance della band. Nel mese di giugno esce il singolo Sanctuary (il brano non è incluso nell'edizione europea dell'album) e subito si scatena una polemica per la copertina in cui compare Eddie con un coltello in mano e a terra giace morta Margaret Thatcher (allora primo ministro inglese).

Tornati dal tour, Stratton lascia il gruppo per divergenze personali con Smallwood (in seguito formò i Lionheart). Nella band entra così Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave Murray e già chitarrista degli "Urchin". L' 8 novembre esce il singolo Women in Uniform (cover degli australiani Sky-Hooks): nella copertina compare ancora Margaret Thatcher ma questa volta è lei armata di mitra che attende Eddie per vendicarsi.

Rinnovato l'organico, gli Iron Maiden iniziarono le registrazioni per il secondo album, pubblicato nel 1981 con titolo Killers. Il disco esibì una notevole maturazione nella tecnica e nella produzione, quest'ultima affidata a Martin Birch, già produttore di altri gruppi come Deep Purple e Rainbow, che provocò un notevole miglioramento nelle registrazioni in studio. L'album, sebbene considerato come valido dalla critica, grazie anche a canzoni come la title track, Wrathchild e Murders In The Rue Morgue , non riuscì a bissare il successo dell'esordio, posizionandosi al 12° posto nelle classifiche del Regno Unito.

Il quintetto iniziò così un nuovo tour mondiale, in cui furono headliner in Europa (sono il primo gruppo rock della storia a suonare in Jugoslavia) e Giappone, (dai concerti nipponici venne estratto anche un EP, intitolato Maiden Japan, dal titolo di un live dei Deep Purple, Made in Japan), ed aprirono concerti anche negli Stati Uniti. Venne anche filmato per la prima volta un concerto live, chiamato Live at the Rainbow. In quel periodo, però, la voce di Paul Di'Anno iniziò a subire gravi danni (oggi permanenti, per quanto egli porti tuttora in tour con una sua band le composizioni maideniane di allora) dovuti al grande abuso di alcol, fumo e altre droghe di cui il cantante faceva uso. Questi problemi rischiarono di rovinare l'intero tour della band, che fu così costretta a rimandarne le ultime tappe. Proprio per via di questi suoi eccessi, Harris decise di licenziarlo, anche se Di'Anno sostenne di essersene andato di sua volontà. Dopo la sua partenza dagli Iron Maiden, Paul Di'Anno formerà prima i Lone Wolf (rinominati poi come Di'Anno, dove suonerà anche il futuro chitarrista degli Iron Janick Gers) e in seguito i Gogmagog, i Battlezone ed infine i Killers, oltre a cantare con i Praying Mantis.

Allontanato Di'Anno, gli Iron Maiden si misero al lavoro per trovare un nuovo cantante. Nel 1981 il gruppo, al "Reading Festival", assistette all'esibizione di una band di nome Samson, la quale riscosse un gran successo ed un'ottima partecipazione del pubblico grazie anche al lavoro svolto dal vocalist Bruce Dickinson, all'epoca soprannominato Bruce Bruce o Air Raid Siren (quest'ultimo nato da una leggenda secondo cui il cantante avrebbe frantumato un lampadario con un suo acuto). Gli Iron Maiden decisero allora di ingaggiare proprio questo cantante che, a poche settimane di distanza dal festival, entrò definitivamente nel gruppo.

La band entrò in studio di registrazione nel 1982, e dopo pochi mesi fu rilasciato il terzo album, The Number of the Beast, preceduto il 20 febbraio dal primo singolo Run to the Hills. Il disco presentò elementi sonori rinnovati rispetto ai due precedenti album e fu caratterizzato da un sound nuovo ed arricchito, ancora più vario dei precedenti, grazie alle notevoli capacità vocali di Bruce. Questo album è ancora tutt'oggi ritenuto tra i più importanti tra quelli prodotti dal genere metal, e tra i più influenti per le generazioni future di questo genere. Nel disco sono presenti alcune delle canzoni più importanti della band, come Children of the Damned, Hallowed Be Thy Name, Run to the Hills e la title track The Number of the Beast.
Come tanti gruppi heavy metal di quegli anni, anche gli Iron Maiden non erano esenti da accuse di satanismo lanciate dalle principali organizzazioni religiose. Quest'ultime cercarono a lungo di boicottare la distribuzione del disco, giungendo al punto di bruciarne varie copie in pubblico ma in realtà il brano Number of the Beast e soprattutto il suo testo introduttivo narrato dall'attore Vincent Price sono tratti dalle Rivelazioni, Libro dell'Apocalisse.

Il gruppo non fece molto caso alle polemiche e continuò ad andare avanti imperterrito, e così partì per il tour The Beast on the Road, in cui ebbe ruolo di headliner per quasi tutte le tappe, tranne che negli Stati Uniti dove in certe date aprirono ai Rainbow, ad Ozzy Osbourne e ai 38 Special. Tuttavia, il 29 giugno, al loro primo concerto da headliner a New York si registrò il tutto esaurito e durante lo show comparve un gigantesco pupazzo di Eddie con legata una altrettanta gigantesca testa di Ozzy in segno di conquista. Anche grazie a Dickinson e Smallwood, che contribuirono alla stabilità del gruppo, il gruppo riuscì a divenire ancora più dinamico e scatenato, con esibizioni live ancora più teatrali ed apprezzate che in precedenza.

Questo articolo è tratto (come praticamente tutte le altre biografie) da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Leggi il resto.

Il video che proponiamo è "Two Minutes To Midnight" del 1984


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