Queen - A Kind of Magic - The Show must go on - Radio Ga Ga - Another one bites the dust
I Queen sono stati un importante gruppo rock degli anni settanta ed ottanta. Nonostante la morte del frontman Freddie Mercury, avvenuta nel 1991, ancora oggi mantengono un grande seguito fra le nuove generazioni.
Il loro nome è l'appellativo inglese per Regina, un ironico riferimento alla Regina Madre. Si stima che il gruppo abbia venduto circa 300 milioni di dischi nel mondo. Nella loro nazione d'origine, la Gran Bretagna, sono secondi solo ai Beatles in quanto a scambi di materiale collezionistico. Nel 2001 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland, nell'Ohio, e nel 2004 nella UK Music Hall of Fame.
Il gruppo, formato da musicisti dotati di una spiccata fantasia compositiva, ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico ed ha avuto una forte influenza sulle generazioni che l'hanno seguito e sui musicisti che ad esso si sono ispirati. Ognuno dei componenti era in grado di occuparsi della parte compositiva dei brani (numerosi i pezzi scritti a più mani, come anche quelli composti dai soli membri in autonomia), ma era Freddie Mercury il personaggio più noto del gruppo, sia per via del ruolo di leader sia per le proprie straordinarie capacità vocali (con un'estensione superiore alle tre ottave). Tra i brani scritti da Freddie Mercury si ricordano We Are the Champions, Bohemian Rhapsody, Somebody to Love. Degli altri membri della band sono molto citati anche Radio Ga Ga di Roger Taylor, We Will Rock You di Brian May, ed Another One Bites the Dust di John Deacon. In quasi tutti gli album pubblicati, tranne che nei primissimi, era presente almeno un brano scritto da ogni componente della band....
I Queen sono considerati dall'opinione pubblica uno dei maggiori gruppi nella storia del rock, fatto confermato anche dal grande seguito di cui ancora godono dopo la morte di Freddie Mercury, avvenuta nel 1991 a causa dell'AIDS. Tuttavia dovettero far fronte anche a forti critiche, sia da parte della stampa generalista sia di alcune voci vicine all'area cattolica (per i testi talvolta poco pudichi), e persino da parte di altri esponenti della scena pop/rock internazionale. Lo stesso Freddie (al secolo Farrokh Bulsara) era solito definire la propria musica semplicemente "pop all'acqua di rose", "roba da ascoltare e buttare via", corroborando ma ironicamente svuotando di significato molte di queste critiche. Nonostante tutto, la band ha avuto un ruolo di rilievo nella storia del rock mondiale e ha saputo far sopravvivere la propria musica nel tempo.
Gli inizi
I Queen si formarono nel 1970, dopo che Freddie Mercury, cantante e pianista del gruppo Sour Milk Sea, si era unito agli Smile, rimasti in due (Brian May e Roger Taylor) dopo l'abbandono del bassista Tim Staffell.
Subito dopo la sua entrata nel gruppo, Mercury propose di cambiare il nome della band in Queen. Nel 1971, dopo aver provato nelle prime esibizioni alcuni bassisti, la band decise di assumere definitivamente John Deacon.
«Ho pensato al nome "Queen". È solo un nome, ma è molto regale ovviamente, e suona benissimo. È un nome forte, molto universale e immediato. Ha molte potenziali visuale ed è aperto a tutti i tipi di interpretazioni.» | |
(Freddie Mercury) |
Lo stemma della band (disegnato da Mercury) è di grande forza evocativa ed include i segni zodiacali dei quattro componenti sovrastati da un'araba fenice, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza. Il logo è composto da due leoni (Brian May e John Deacon) a presidiare la corona della regina (Queen, appunto), un granchio per il segno del cancro (Roger Taylor) e due fate che rappresentano la vergine (Freddie Mercury).
Gli anni '70
«I nostri album tenderebbero ad essere una collezione di canzoni, perché le scriviamo tutte nel gruppo, tutti insieme.» | |
(John Deacon) |
Nell'estate del 1973 i Queen pubblicarono il loro primo album, dall'omonimo titolo. L'uscita dell'album fu anticipata dalla pubblicazione del singolo Keep Yourself Alive, che però non raggiunse un'alta posizione in classifica, anzi venne definito addirittura "osceno" dai critici della rivista Rolling Stone. A distanza di anni dalla sua pubblicazione, Queen sarebbe stato peró considerato un ottimo album d'esordio. Il disco contiene anche Seven Seas of Rhye, ma non è la stessa versione conosciuta dalla maggior parte delle persone, quella pubblicata come singolo l'anno dopo ed inclusa nel loro greatest hits. Si tratta invece di una versione strumentale.
Nel febbraio del 1974 vide la luce Queen II, il loro secondo album, diviso in due, Lato Bianco (White Side) e Lato Nero (Black Side), composti rispettivamente da Brian May e Freddie Mercury con un contributo di Roger Taylor nel White Side. Il singolo estratto fu la versione cantata di Seven Seas of Rhye, loro prima hit, che raggiunse in Gran Bretagna la top ten e si piazzò alla decima posizione della classifica.
Il 1974 fu un anno fecondo per la formazione inglese, perché nell'ottobre dello stesso anno pubblicò Sheer Heart Attack, terzo album in studio. Composto da una notevole varietà di stili musicali, il singolo più famoso tratto dall'album fu Killer Queen, che raggiunse la seconda posizione in Gran Bretagna. La varietà di generi musicali passa dall'heavy metal di Now I'm Here e Stone Cold Crazy (coverizzata dai Metallica in seguito), all'hard rock di Brighton Rock e Tenement Funster, alle ballate di Dear Friends, fino ad un accenno di charleston con Bring Back That Leroy Brown.
Il 1975 fu l'anno dell'affermazione. I Queen passarono molto tempo in sala di registrazione, in ben sei studi di produzione, con la guida del produttore Roy Thomas Baker ed incisero l'album A Night at the Opera, l'album più costoso dell'epoca. Il titolo è ispirato all'omonimo film dei fratelli Marx, ed è uno dei loro album più di successo. Contiene la loro canzone più celebre, Bohemian Rhapsody, scritta da Freddie Mercury. Inoltre fu accompagnata da quello definito il primo videoclip della storia, e rimase per ben nove settimane consecutive al primo posto della classifica inglese. Notevoli furono anche i brani scritti dagli altri componenti, come I'm In Love With My Car di Roger Taylor, che collabora anche ad alcune parti vocali, The Prophet's Song di Brian May e You're My Best Friend di John Deacon, sua seconda composizione per la band e al settimo posto nella classifica inglese. Quest'album fu il loro primo successo negli Stati Uniti.
Nel 1976, dopo aver ottenuto grandissimo successo di critica e pubblico, i Queen si esibirono in un concerto gratuito ad Hyde Park, a Londra, dove si radunarono circa 150.000 persone, un record per l'epoca. In tale occasione furono presentati anche brani appartenenti al loro album successivo, A Day At The Races, il cui titolo si rifà ancora una volta ad un altro omonimo film dei fratelli Marx. Il disco, all'epoca, a dispetto delle vendite elevate, venne considerato non all'altezza del precedente, pur contenendo brani molto apprezzati come Somebody To Love, in cui i Queen si dedicano al gospel, il brano hard rock Tie Your Mother Down, pezzo forte di tutti i loro futuri concerti e The Millionaire Waltz, che prosegue l'eclettismo musicale di Bohemian Rhapsody.
Il 1977 vide il nascere del movimento punk, ma i Queen seppero reinventarsi ancora una volta e resistere alla crisi del resto del rock. In due mesi e mezzo registrarono News of the World, il loro sesto album, che si contraddistingue per sonorità più immediate e grezze e fu il loro secondo grande successo negli Stati Uniti. L'album contiene le due grandi hit da stadio, suonate in ogni evento sportivo, We Are The Champions e We Will Rock You, rispettivamente scritte da Freddie Mercury e Brian May, il pezzo pre-thrash Sheer Heart Attack di Roger Taylor, e la ballata di John Deacon Spread Your Wings.
Nel 1978 i Queen lanciarono Jazz, con un party sopra le righe, come nel loro solito stile, a New Orleans, in omaggio all'omonimo stile musicale. L'album tuttavia non contiene alcun brano di stile jazz. Venne criticato sia dalla stampa sia da una parte del pubblico, per essere troppo eclettico e magniloquente, gli stessi motivi che portarono molti altri ad osannarlo. Tra le sue canzoni più famose ci sono Fat Bottomed Girls, un hard rock un po' grezzo scritto da Brian May, Bicycle Race, un pezzo che prende in giro miti e luoghi comuni dell'epoca e Don't Stop Me Now, allegra cavalcata di pianoforte e voce, scritte entrambe da Freddie Mercury. Nell'album compare anche il brano hard rock Mustapha, di cui l'intro in arabo diventò un classico dei concerti.
Dopo una lunga serie di concerti, nel 1979 uscì Live Killers, il loro primo album live.
Gli anni '80
Altra foto dei Queen in concerto.
Nel 1980 i Queen compirono un'altra svolta stilistica, pubblicando l'album The Game. Affidandosi alle cure del produttore Mack, ripulirono il loro stile dalla pomposità glam anni settanta e si lanciarono con suoni più asciutti e diretti negli anni ottanta. Quest'album segnò la comparsa, per la prima volta su un album dei Queen, dei sintetizzatori, cosa espressamente rimarcata nei credits dell'album. The Game contiene alcuni dei singoli più venduti della band inglese: Crazy Little Thing Called Love di Freddie Mercury, primo numero della band negli Stati Uniti; Another One Bites The Dust di John Deacon, il pezzo più venduto in assoluto dei Queen negli USA, nelle classifiche Billboard rock, dance ed R&B contemporaneamente e lanciato come singolo, secondo una voce non confermata, su consiglio di Michael Jackson; Save Me, una ballata acustica di Brian May. The Game raggiunse per la prima volta il primo posto in classifica, sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti. Nello stesso anno i Queen composero la colonna sonora del film Flash Gordon. Anche se il film si rivelò in seguito un flop commerciale, la pellicola ebbe il merito di accrescere ancora la fama già smisurata del quartetto.
Il 1981 vide i Queen impegnati in un altro tour mondiale, che li portò in Europa, Stati Uniti, Giappone e per la prima volta in America Latina, dove in un esibizione fu presente addirittura Diego Armando Maradona. Nello stesso anno uscì la loro prima raccolta ufficiale dei loro brani più venduti, Greatest Hits, che ha venduto più di qualsiasi altro disco in Gran Bretagna con oltre 5 milioni di copie.
Al termine del tour, nel 1982 si dedicarono alla registrazione del prossimo album, Hot Space. Il disco risentì del successo dell'album precedente, The Game, e abbandonò le sonorità rock per essere influenzato da disco e funk. All'epoca venne considerato un tradimento dai fan della vecchia guardia, abituati all'hard rock della band inglese, ed il loro peggiore album. I brani furono registrati con una produzione diversa; tuttavia non mancano pezzi di stile classicamente hard rock e glam come Under Pressure, scritta ed interpretata insieme a David Bowie, Back Chat e Staying Power, la ballata Las Palabras De Amor e pezzi più aggressivi come Put Out The Fire ed Action This Day, tutti brani molto più stimati dal vivo che non sul disco. A detta di molti Michael Jackson si ispirò, per il suo album bestseller Thriller del 1982, ad Hot Space.
A causa del responso di pubblico non esaltante per Hot Space, nel 1983 i Queen sospesero le attività e si dedicarono a progetti solisti. A quella data risalgono le prime voci di un loro possibile scioglimento. Nel 1984 ritornarono con un nuovo album, The Works, che contiene ben quattro singoli: Radio Ga Ga, scritta da Roger Taylor ed uno dei loro più celebri inni da stadio, resa celebre dal battimano nel video guidato da Freddie Mercury (la canzone fu anche eseguita dal gruppo durante il Festival di Sanremo, nel febbraio del 1984); la ballata It's A Hard Life, il cui videoclip è uno tra i preferiti di Freddie Mercury, brano in parte ispirato all'opera I Pagliacci; Hammer To Fall ed I Want To Break Free, canzone diventata un inno di libertà per i popoli sudamericani. Proprio quest'ultima farà nascere altre polemiche sui Queen. Il video che l'accompagna, su idea di Roger Taylor, vede i quattro travestiti come le protagoniste di una popolare serie inglese dell'epoca. Giudicato molto divertente dagli inglesi, fu tacciato di cattivo gusto negli Stati Uniti e bandito dalle televisioni. Probabilmente quel video fu la causa delle scarse vendite dell'album negli Stati Uniti. Proprio le scarse vendite, a dispetto del successo dei quattro singoli e la presenza di altri brani sperimentali e di qualità su The Works, furono motivo di altre tensioni nel gruppo.
Nello stesso anno i Queen si esibirono a Sun City, in Sudafrica, dove allora vigeva il regime razzista dell'apartheid. Per quella performance furono molto criticati, in patria e nel resto del mondo.
Il 1985 li vide protagonisti di due grandi eventi musicali: il 12 gennaio furono gli ospiti principali del Rock In Rio, dove suonarono davanti a più di 300.000 persone, sia nella serata iniziale sia in quella finale del 19 gennaio.
L'evento che li consegnò alla storia fu il Live Aid, concerto umanitario organizzato da Bob Geldof, che vide la partecipazione di numerosi artisti internazionali. Il 13 luglio 1985, i Queen si esibirono a Wembley per una ventina di minuti. A detta della stampa, del pubblico e degli altri musicisti presenti, per una volta d'accordo, la loro interpretazione fu memorabile e rubò la scena a tutti. Radio Ga Ga, cantata da Freddie Mercury che guidava il battimani dell'intero stadio, è rimasta nella storia.
La partecipazione al Live Aid rivitalizzò i Queen, che rilasciarono il singolo hard rock One Vision, dal testo ispirato a Martin Luther King e nella colonna sonora del film Aquile d'acciaio. Il brano entrò nel loro successivo album.
A Kind of Magic uscì nel 1986, e le composizioni fanno parte della colonna sonora del film Highlander. Il singolo A Kind of Magic arrivò primo in ben 35 nazioni e rilanciò in modo definitivo i Queen, che iniziano il Magic Tour, il loro tour più grande e spettacolare. In 26 date raccolsero circa un milione di spettatori, di cui 400.000 solo in Gran Bretagna. Di particolare rilievo furono le date di Budapest, che segnano il loro primo concerto in un paese dell'Europa dell'Est, all'epoca ancora sotto l'influenza dell'Unione Sovietica. Le due date consecutive si ebbero a Wembley, e la data finale a Knebworth. A Wembley Freddie dichiarò, per smentire le ennesime voci di scioglimento, "Forget those rumours, we're gonna stay together 'till we fucking well die, I'm sure!" (Dimenticate queste voci, staremo ancora insieme fino alla dannata morte, ne sono più che sicuro!"). A Knebworth, il 9 agosto 1986, Freddie Mercury si esibì per l'ultima volta con i Queen in una delle sue prestazioni vocali più apprezzate.
Dopo il Magic Tour, i Queen si presero una pausa di tre anni. Freddie collaborò con il soprano Montserrat Caballé per registrare l'album Barcelona, la cui canzone omonima divenne tre anni dopo l'inno dei Giochi Olimpici di Barcellona 1992. Nel 1989 i Queen ritornarono con l'album The Miracle, che contiene ben cinque singoli tra cui la potente I Want It All e la solare The Miracle, che li lanciò verso il disco di platino negli USA. Per la prima volta ogni singolo brano fu riportato scritto dall'intera band, anche se per la maggior parte delle volte le canzoni erano largamente scritte da un solo membro. Dall'album uscirono come singoli anche The Invisibile Man, Breakthru e Scandal.
L'assenza di un tour, e le sempre più rare apparizioni di Freddie in pubblico, alimentarono le speculazioni della stampa sulla salute del cantante. Freddie si limitò a dire che la decisione di non compiere un tour era dovuta soltanto a lui, oltre che alla voglia di rompere il ciclo album/tour degli anni passati.
Gli anni '90
«Non penso che dimenticheremo mai il giorno che Freddie ci disse della malattia. Ce ne andammo via da qualche parte con la morte nel cuore.» | |
(Brian May) |
La statua dedicata a Freddie Mercury a Montreux, in Svizzera.
Nel 1991 le voci su Freddie Mercury malato di AIDS divennero sempre più insistenti sulla stampa scandalistica, ma furono negate con altrettanta determinazione dal cantante, da sempre in lotta con la stampa per proteggere la sua privacy. Nello stesso anno uscì l'album Innuendo, uno dei loro migliori a detta di pubblico e critica. L'omonima canzone è una piccola opera rock di sei minuti, composta di varie parti tra cui un assolo di flamenco (eseguito da Steve Howe, storico chitarrista degli Yes). Il video di supporto al singolo, consentì ai Queen di battere la loro stessa storia, superando in lunghezza quello di Bohemian Rhapsody. Tutto l'album risentì di un clima triste, per l'aggravarsi della malattia di Freddie, che proprio per i suoi problemi di salute non apparve in alcuni video. Tra gli altri brani sono citati anche: Headlong, potente hard rock; I'm Going Slightly Mad, brano surreale e volutamente ironico; la drammatica ed epica The Show Must Go On e These Are The Days of Our Lives, un ricordo dei tempi passati insieme, nel cui video Freddie comparve per l'ultima volta e si congedò dai fan con le parole "I Still Love You" (Ancora vi adoro).
Il 23 novembre 1991 Freddie Mercury annunciò ufficialmente al mondo di avere l'AIDS.
«Desidero confermare che sono sieropositivo: ho l'AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento allo scopo di proteggere la privacy di quanti mi stanno intorno. Tuttavia, è arrivato il momento che i miei amici e i miei fans di tutto il mondo conoscano la verità. Spero che tutti si uniranno a me, ai miei dottori e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia.» |
Il mondo non apprese in tempo la notizia che il 24 novembre dello stesso anno, alle 18:48, Freddie scomparve prematuramente all'età di 45 anni.
Nella sua ultima intervista del 1991, Mercury dichiarò:
«Non voglio cambiare il mondo, lascio che siano le mie canzoni ad esprimere le sensazioni e i sentimenti che provo ed ho provato. Essere felici è il traguardo più importante per me, ora, e quando sono felice il mio lavoro lo dimostra. Alla fine tutti gli errori che ho commesso e tutte le relative scuse saranno da imputare solo a me: mi piace pensare di essere stato solo me stesso... Adesso voglio solamente avere tutta la gioia e la serenità possibili, e vivere quanta più vita possa, per tutto quel poco tempo che mi resta da vivere.» |
Il 20 aprile 1992 si svolse a Wembley il Freddie Mercury Tribute, il concerto in ricordo del cantante. Insieme ai tre Queen rimasti si alternarono sul palco altri artisti di spessore come Metallica, Guns N' Roses, David Bowie, Robert Plant, George Michael, Elton John, Liza Minnelli e molti altri, che eseguirono anche le canzoni dei Queen. Il concerto, oltre che per l'eccezionalità dell'evento musicale quasi all'altezza del Live Aid, si segnalò per l'aver richiamato il mondo sul dramma dell'AIDS.
Nel 1995 uscì Made in Heaven con le ultime registrazioni inedite di Freddie e che riportò i Queen ai primi posti delle classifiche di vendita. Il disco contiene vecchie tracce rielaborate non rilasciate negli album precedenti, come My Life Has Been Saved o Let Me Live, più le ultime commoventi tracce vocali di Freddie Mercury prima di morire, come A Winter's Tale e Mother Love. Quest'ultima sembra che sia l'ultima canzone registrata con Mercury in vita, anche se il produttore David Richards ha rivelato che ci sono almeno due tracce mai rilasciate, lasciate da Freddie prima di morire.
Nel 1997 fu pubblicato Queen Rocks, una compilation che raccoglie le canzoni più dure della band, tra cui Seven Seas Of Rhye, One Vision, Hammer To Fall ed I Want It All. Inoltre c'era una complessa revisione di I Can't Live With You, contenente la vera voce di Freddie Mercury, e No-One But You, brano suonato dai tre rimanenti membri della band in memoria di Freddie Mercury e successivamente di Lady Diana, scomparsa in quell'anno.
Nel 1999 uscì il Greatest Hits III, una raccolta giudicata dalla critica "per mantenere alto il nome Queen". Questo disco contiene: tracce soliste di Freddie Mercury come Living On My Own e Barcelona; versioni remixate di Under Pressure ed Another One Bites The Dust; The Show Must Go On e Somebody to Love, cantate rispettivamente da Elton John e George Michael; gli inediti No-One But You e Thank God It's Christmas, e i singoli estratti dall'album Made in Heaven.
Queen + Paul Rodgers
Nonostante la scomparsa di Freddie Mercury, leader indiscusso e simbolo della band, la musica dei Queen è sopravvissuta al cantante, continuando a riscuotere successo anche negli anni seguenti e conquistando nuovi fan tra le nuove generazioni. Nel 2000 Bohemian Rhapsody fu eletta canzone del secolo in Gran Bretagna.
Prova del continuo affetto dei fan è il tour mondiale sostenuto dal 2005 al 2006 da Brian May e Roger Taylor, che ha riscosso un enorme successo in Europa e negli Stati Uniti. Al fianco del chitarrista e del batterista vi è stato l'ex cantante dei Free Paul Rodgers. Per scelta dei due membri della band, nei poster il tour è sempre stato annunciato come Queen + Paul Rodgers, per specificare come non si trattasse di un cambio di formazione ma di un'"aggiunta" occasionale alla band originale, dovuta alla necessità di avere un cantante. Precedentemente, infatti, molti fan avevano espresso il loro malcontento per un'eventuale nuova formazione della band storica. Ma i rimanenti Queen non hanno mai cercato un nuovo cantante, nonostante l'ammirazione di molti artisti come la popstar Robbie Williams, che nel 2004 aveva dichiarato: "Mi sarebbe piaciuto prendere il posto di Freddie Mercury nei Queen". Dopo tanti anni, la collaborazione di Paul Rodgers è stata casuale e si è resa possibile solo grazie alla sinergia tra lui e gli altri Queen, sostenuta durante una sessione ritmica.
Da questo come da altri progetti della band senza Freddie Mercury, il bassista John Deacon si è sempre dissociato, pur riferendo la propria non ostilità verso tali operazioni. La sua ultima apparizione con il resto della band risale al 17 gennaio 1997, al Ballet for Life - Music by Queen & Mozart tenutosi a Parigi, in Francia. In questa occasione fu eseguita live "The Show Must Go On" assieme ad Elton John. Ora John Deacon vive in Inghilterra con la sua famiglia, e lavora come piccolo imprenditore.
Nell'agosto del 2006 Brian May ha dichiarato che i Queen torneranno in studio per registrare il nuovo album, dopo 15 anni. La "nuova" formazione comprende May, Taylor ed anche l'ex collaboratore in tour Paul Rodgers. Ancora non è noto se Deacon prenderà parte al nuovo album.
Nel gennaio del 2007, il chitarrista del gruppo ha dichiarato che nei mesi di febbraio e marzo è stata prevista la registrazione del nuovo album con Paul Rodgers, sostenendo che sarà tutto materiale nuovo e da non confrontare con quello degli anni precedenti. Inoltre May ha annunciato che nel 2007 non ci sarà nessun tour, che è previsto invece per il 2008.
Stile musicale
Nel corso della loro carriera, i Queen hanno sperimentato varie forme di musica rock e pop, tra cui arena rock[4], dance/disco[5], glam rock, hard rock, heavy metal, pop rock, progressive rock e psychedelic rock[6]. Inoltre hanno composto canzoni ispirate da country, ragtime e folk, e in alcuni casi si cimentavano anche in punk rock e in scampoli di speed metal.
Caratteri delle loro esibizioni
Altra foto del gruppo in concerto.
I Queen sono particolarmente famosi per i loro concerti svolti tra gli anni settanta ed ottanta. Freddie Mercury voleva che ogni esibizione della band fosse uno spettacolo. Venivano indossati abbigliamenti stravaganti, e creavano idee bizzarre per trasformare ogni loro concerto in uno show.
Negli anni settanta i quattro indossavano abiti creati dalla stilista Zandra Rhodes. Questi abiti erano molto strani e differenti tra loro, si passa da vestaglie lunghe ad abiti molto aderenti (come il celebre vestito a scacchi indossato da Freddie Mercury). Nel decennio successivo smisero di rivolgersi a Zandra Rhodes, passando a vestiti più casual e meno bizzarri (uno di questi è la celebre giacca gialla del concerto a Wembley del 12 luglio 1986).
Anche la capigliatura dei quattro fu cambiata nel corso dei decenni. Per quasi tutti gli anni settanta sfoggiavano capelli lunghissimi, com'era di moda all'epoca; negli anni ottanta tutti i membri del gruppo, tranne Brian May, si tagliarono i capelli.
In tutto hanno sostenuto 707 concerti, dal 1970 al 1986 (Knebworth), attraversando tutti i continenti e portando un pubblico di massimo di 325.000 persone (Rock In Rio, 1985). La loro esibizione più celebre fu quella al Live Aid, durata 20 minuti. Il mini-show dei Queen è stato votato come il miglior concerto di sempre.
Dal 1973, con l'uscita del primo album Queen, fino al 1986 dopo A Kind of Magic, la band accoppiava il disco con il tour. Questa consuetudine fu poi interrotta sul finire degli anni ottanta, a causa dei primi sintomi di AIDS di Freddie Mercury.
La lista delle tracce cambiò anno per anno, cambiando inoltre la durata dei concerti. Nel 1973 e nel 1974 i Queen suonarono quasi tutte le canzoni dei dischi Queen e Queen II, più dei brevi medley rock and roll di canzoni anni cinquanta, come Jailhouse Rock e Big Spender (ricantata durante il concerto di Wembley del 1986).
Dal tour di Sheer Heart Attack alla fine del 1974, la band inserì come ultimo brano l'inno nazionale inglese, God Save The Queen. In questo tour il brano Liar fu allungato addirittura fino a 7 minuti per le numerose richieste dei fans, mentre Keep Yourself Alive veniva cantata da Mercury con un piccolo tamburino in mano.
Nel tour di A Night at the Opera del 1975, il brano principale era Bohemian Rhapsody, grazie ai suoi risultati incredibili nelle classifiche (9 settimane in testa in Gran Bretagna). La canzone veniva divisa in tre: un intro che dava il via al concerto, le prime strofe fino all'inizio della parte corale e infine il "reprise" suonato nel finale del concerto.
Una particolarità nasce nella scaletta del tour perché non è presente Love of My Life, brano che divenne una colonna portante dei concerti negli anni ottanta.
Nel doppio tour di A Day at the Races, i Queen arrivarono a suonare 25 canzoni in un solo concerto, e per la prima volta comparve nella scaletta Tie Your Mother Down, brano molto adatto ai loro live, che fu riproposto molto spesso in seguito. Bohemian Rhapsody venne "unificata", e la parte corale non fu cantata dal vivo.
Dal tour di News Of The World comparvero altre due colonne che non lasciarono più le scalette dei concerti, We Will Rock You e We Are The Champions, che sostituirono i medley anni cinquanta ed insieme al brano Sheer Heart Attack chiusero le esibizioni. Grazie ai concerti, il valore di questi brani aumentò moltissimo.
Dal tour di Live Killers venne proposta Love of My Life, cantata dal pubblico e diventata indispensabile per i concerti futuri. In questo tour Freddie Mercury vestì giacche di pelle ed occhiali da sole, ed abbandonò le aderenti vestaglie di Zandra Rhodes. We Will Rock You fu proposta in 2 versioni, quella denominata "fast" e più rock, e la classica nel finale del concerto.
Il tour dell'album The Game del 1980 è stato tra i più amati dei fans americani, grazie soprattutto al brano Another One Bites The Dust che fu presente fino al 1986 tra le scalette delle canzoni. Si nota che comparirono anche due brani dalla colonna sonora di Flash Gordon, Flash e The Hero, unici due brani cantati dell'album di cui fanno parte. Mercury vestì abiti casual e t-shirt sportive, segno del radicale cambiamento non solo estetico.
Il tour di Hot Space, nonostante le basse vendite dell'album, risultò tra i più stimati grazie allo sviluppo dei brani del disco in versione rock, come si può vedere nel DVD Queen On Fire - Live At The Bowl del 5 giugno 1982. Questo fu l'ultimo tour negli USA.
Nella serie di esibizioni per promuovere The Works, la band completò in 2 anni il tour. Nel 1984, i Queen per la prima volta arrivarono in Italia con due esibizioni a Milano, il 14 e il 15 settembre al Palazzetto dello Sport. In questo tour ritornarono i medley rock and roll, ma anche alcuni dei primissimi brani della band, come Stone Cold Crazy e Great King Rat.
L'ultimo loro tour fu il più grande e più acclamato, il Magic Tour, nel 1986. Una serie di 26 esibizioni, tutte in Europa, entrarono in parchi o in stadi e contennero molte migliaia di spettatori. Solo in Gran Bretagna ci furono 400.000 spettatori, ed organizzarono due date a Wembley per l'11 e il 12 luglio. Mercury a metà concerto ricordava spesso che i Queen avrebbero continuato insieme, cancellando quei rumori di scioglimento che la stampa sosteneva.
L'ultimo spettacolo inizialmente era fissato per Marbella, in Spagna; in seguito il produttore Harvey Goldsmith riuscì ad organizzare una data a Stevenage, nel parco di Knebworth, per il 9 agosto. L'ultimo concerto fu uno dei più apprezzati a livello vocale di Freddie Mercury, che secondo alcune fonti già sapeva della sua malattia; gli spettatori furono 150.000, ed alcuni brani dal vivo furono riportati nella raccolta Live Magic.
Musical e teatro
L'insegna del musical We will rock you, dedicato ai Queen.
Nel 2002 un musical od "opera rock" basato sulle canzoni dei Queen, intitolato We Will Rock You, fu inaugurato al Dominion Theatre di Londra.
Il musical è stato scritto dall'autore e commediante inglese Ben Elton, in collaborazione con Brian May e Roger Taylor e con l'aiuto di Robert De Niro. È stato messo in scena anche a Madrid e Barcellona, Spagna; Melbourne, Sydney, Perth, e Brisbane, Australia; Colonia, Germania; Kuala Lumpur, Malesia; Sudafrica, Las Vegas e Zurigo, Svizzera. La produzione originale è stata programmata per Sabato, 7 ottobre 2006 al Dominion Theatre, ma a causa delle richieste, lo spettacolo è stato esteso indefinitamente. We Will Rock You è diventato il più lungo musical ad andare ininterrottamente in scena battendo il record precedente di Grease.
Il lancio del musical coincide con il giubileo d'oro della Regina Elisabetta II. Come parte della celebrazione, Brian May eseguì un assolo dell'inno inglese God Save the Queen, come quello dell'album A Night at the Opera, dal tetto di Buckingham Palace.
Record
Nel 2005, secondo il Guinness dei primati, gli album dei Queen sono stati molto più tempo nelle classifiche britanniche di qualsiasi altro gruppo o cantante mai esistito.
Posizioni in classifica:
Queen (1.422 settimane/27 anni)
The Beatles (1.293 settimane/24,8 anni)
Elvis Presley (1.280 settimane/24,6 anni)
U2 (1.150 settimane/22 anni)
Dire Straits (1.136 settimane/21,8 anni)
Simon and Garfunkel (1.114 settimane/21,4 anni)
Madonna (1.032 settimane/19,8 anni)
David Bowie (1.005 settimane/19,3 anni)
Elton John (989 settimane/19 anni)
Michael Jackson (966 settimane/18,6 anni)
A Londra, il 16 novembre 2006, il primo Greatest Hits dei Queen è stato nominato l'album più venduto di tutti i tempi in Gran Bretagna.
Le ricerche della Official UK Charts Company hanno compilato una lista dei 100 album più venduti tra Gran Bretagna ed Irlanda. Secondo tali ricerche, l'album dei Queen ha raggiunto la vetta vendendo 5.407.587 copie, davanti a Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles con 4.803.292 copie, e (What's the Story) Morning Glory? degli Oasis con 4.304.504 copie.
A Kind of Magic
The show must go on
Radio Ga Ga
Another one bites the dust
Per fare le cose davveto bene bisognerebbe dedicare decine di pagine di contributi ai Queen !
hanno fatto canzoni anche piu' belle, secondo me, di quelle che avete inserito nel blog, pero' anche queste vanno benissimo :-)
Caro Giusva.Mi permetto di scrivere a distanza di anni luce dal tuo commento,ma comincia a risultare veramente complicato rispondere ;non temete ,prima o dopo lo faremo senz'altro.Non posso che essere d'accordo con te.Infatti di fronte a dei mostri sacri come loro ,con "decenni" di successi alle spalle,uno veramente non sa' che pesci pigliare.La selezione infatti è stata fatta a caso.Meritereberro infatti di comparire molti altri brani come"we will rock you"o"barcelona"o....,o......,o.......,etc.etc.etc.etc.Comunque,dentro ogniuno di noi fans dei mitici Queen e del grande FREDDIE(UN MINUTO DI SILENZIO ALLA MEMORIA)i loro motivi ci accompagnerannno per tutta la vita. Un grazie di cuore per aver scritto.
Una settimana fa sono stata al mio primo concerto rock, della Rock FM All Stars Band, purtroppo l'ultimo per loro, visto che oggi alle 18 la radio chiude. Tanti di quelli che c'erano sono cresciuti nel "periodo Queen" ma il fatto che anche noi più piccoli, anche chi come me è nato dopo... dopo Freddie, abbiamo cantato Bohemian Rhapsody come se fosse uscita due mesi fa... E' uno dei tanti segni tangibili che testimoniano l'immortalità dei Queen...
Un saluto,
Etta.
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